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PARTE SECONDA - IL PROGETTO

Capitolo primo

Funzioni e attività

1a. Note metodologiche

1a.1 Il quadro di riferimento

L’analisi effettuata sulla struttura e sulla collocazione

dell’ex Casa del Fascio e dell’Ospitalità di Predappio, non-

ché sul suo contesto da vari punti di vista, costituisce il

quadro di riferimento a cui relazionare il progetto di fun-

zionalizzazione, con l’insieme delle attività in esso prefigu-

rabili.

E’ dunque opportuno richiamare in sintesi gli aspetti più

rilevanti dell’analisi, che sono:

-

edificio di proprietà pubblica e di grande dimensione,

con buona possibilità di adeguamento della percorribi-

lità interna, ottima accessibilità esterna e dotazione di

aree esterne;

-

presenza di locali molto ampi, con buona possibilità di

compartimentazione funzionale e di adeguamento im-

piantistico;

-

predisposizione naturale dell’edificio per attività aperte

al pubblico (esposizioni, incontri, ristorazione, attività

amministrative);

-

edificio caratterizzato da un forte valore simbolico;

-

collocazione nel capoluogo a distanza relativamente

contenuta dai centri maggiori del territorio; buona rag-

giungibilità e connessione;

-

centro storico di pregio caratterizzato da edifici di va-

lore storico-architettonico;

-

struttura socio-economica del comune distribuita in nu-

merose frazioni;

-

caratterizzazione naturalistica ed agricola del territorio

circostante;

-

vocazione turistica del contesto;

-

flussi turistici limitati, caratterizzati da scarsa perma-

nenza e motivati da interessi di natura politico-ideolo-

gica;

-

debole struttura ricettiva;

-

diffuso interesse locale per lo sviluppo e la riqualifica-

zione del settore turistico;

-

posizionamento mediatico molto marcato del comune a

livello nazionale ed internazionale;

-

presenza di attività culturali di interesse sostanzialmente

locale;

-

qualificata presenza universitaria;

-

comune di ridotte dimensioni amministrative e con

limitata disponibilità finanziaria, ma sufficientemente

dotato sul piano delle strutture di servizio;

-

interesse per relazioni istituzionali di ampio respiro;

-

predisposizione del Comune nella direzione della

valorizzazione storico-culturale del contesto;

-

quadro culturale nazionale ed internazionale incenti-

vante.

Di tutte queste condizioni, che comunque vanno valutate

in termini dinamici, è necessario tenere conto in fase di

progettazione, anche se naturalmente le compatibilità di

natura strutturale e funzionale costituiscono l’aspetto pre-

liminare.

Esse infatti, così come sono state elencate nel paragrafo 1f.

della Prima Parte, corrispondono ad una gamma di fun-

zioni tecnicamente prevedibili, ma sulle quali è evidente-

mente necessario inserire delle discriminanti e degli ordini

di priorità, tenendo conto proprio del complesso delle va-

lutazioni analitiche.