161
6/10/2016
E' CONFERMATO: CI SARA' UN MUSEO DEL
FASCISMO
Ivana
Caro Furio Colombo,
Ho sentito e letto molte notizie su un museo del fascismo a Predappio. Non esiste un museo dello schiavismo in
America, se non come ricordo e rappresentazione di un orrore. Infatti nessuna città del Sud schiavista degli Stati
Uniti ha mai progettato o voluto un museo sulla condizione dei neri durante il periodo della schiavitù vista come un
normale evento del Paese. Qualunque governo federale, repubblicano o democratico, l'avrebbe vietato.
Furio Colombo
La citazione dell'America mi serve per dire che il problema dei rapporti razziali è ancora rovente in quel Paese, come
dimostrano i frequenti omicidi di giovani neri non armati da parte delle varie polizie americane, in tanti Stati di quella
Federazione. Però ogni discorso o celebrazione , anche indiretta e presentata come " tradizione" del sud statunitense
nel periodo che precede la guerra di Secessione, è vigorosamente impedito in ogni aspetto, occasione o circostanza
della vita pubblica. Il museo del fascismo di cui si sta parlando ( anche come attrazione turistica ) nella zona di
Predappio ( luogo di nascita di Benito Mussolini ) non può che essere immaginato come libero da valutazioni e
giudizi storici, privo di riferimenti alle leggi razziali e alla Shoah, immune dalle stragi italiane nelle varie zone
occupate ( si diceva " conquistate") in Africa, e definite prima "colonie "e poi "impero". E senza alcun ricordo di
Gramsci, Gobetti, Matteotti, dei fratelli Rosselli, della guerra accanto ai nazisti, distruzione completa del Paese e
causa di milioni di morti. Dunque pagando al Comune ( attualmente governato da un sindaco Pd ) la modica cifra di
un biglietto, si troveranno riproduzioni accurate e angoli di museo delle cere con aspetti e volti del fascismo, che
sarebbe come narrare la Lega secessionista con brava gente intorno a un focolare, che discute di autonomia dei popoli
invece di chiamare pubblicamente " scimmia" una ministra nera della Repubblica. Forse qualcuno pensa che un
fascismo neutralizzato e riportato a radici familiari ( la mamma maestra, il babbo fabbro, il fratello buono ) creerà
ricordi benevoli per una parte della vita italiana finora tagliata via come se il fascismo non vi fosse mai stato. Ma c'è
stato, ha perseguitato, ucciso, distrutto e non può diventare un presepe. Impossibile non ricordare che l'Italia ha musei
della Shoah dedicati agli ebrei come minoranza ingiustamente discriminata, non come cittadini italiani cercati, arrestati
e deportati da cittadini italiani nel mezzo di un periodo storico che ha negato e devastato tutte le istituzioni, una
indegnità favorita anche dalla casa reale di quel tempo. Il fascismo ha umiliato e offeso tutti gli italiani e tutti gli
italiani devono esigere che non vi sia un museo (fatalmente celebrativo ) del fascismo, a Predappio o dovunque.