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19/10/2016
CHE MUSEO DEL FASCISMO VOGLIONO FARE A
PREDIPALDO? 19/10/2016
Emanuele
Caro Furio Colombo,
Sono rimasto amareggiato dalle sue considerazioni ( negative, ndr) sulla proposta di creare un Museo del fascismo.
Come può un museo non insegnare cultura, non far riflettere su un periodo storico così travagliato? Io penso che
censurare le vestigia del fascismo perchè regime, sarebbe come censurare i monumenti romani perchè figli della
politica schiavistica di quella società. Convinzioni personali e analisi storica andrebbero separati per poter offrire
una analisi lucida e veritiera.
Furio Colombo
Il fascismo divide ancora l'Italia in modo profondo, come dimostra questa lettera ( non la sola ), come ha dimostrato il
dibattito sull'annunciato museo del fascismo a Predappio, nel programma giornalistico " Tutta la città ne parla" (
Radio 3, 18 ottobre ) condotta da Mario Delsoldà, con molta cautela verso gli " opposti pareri". Il dibattito era
chiaramente orientato . sugli argomenti della mia precedente lettera apparsa in questa pagina ( nessun altro ha parlato
del progettando museo del fascismo di Predappio ) ma senza dirlo. E quando uno degli invitati al dibattito ha citato
con sprezzo i miei argomenti e il mio nome, chi conduceva non ha avuto niente da dire ne' per chiarire ( come mai
c'entrava il mio nome?) ne' per coinvolgere l'interessato, almeno accennando ai suoi argomenti. Vale la pena di
ricordare che il rispetto per il fascismo, regime carico di delitti, risale ai venti anni di egemonia ( sia al governo,sia
all'opposizione ) di Berlusconi che, da presidente del Consiglio,si è sempre rifiutato di partecipare anche una sola
volta alla celebrazione del 25 aprile, cioè alla data e al simbolo della liberazione dal fascismo. E ha sempre tentato di
assimilare la Shoah hitleriana-mussoliniana ai gulag di Stalin, ovvero i male del mondo, non del fascismo. Berlusconi
non è un fascista ma è un opportunista. Voleva, e ha avuto, i voti di tutta l'area fascista e parafascista italiana. E'
toccato a lui e ai suoi ( molto più che ad Alleanza nazionale, finchè è stata guidata da Fini ) definire la Costituzione "
comunista" e spiegare dai tanti microfoni per lui disponibili che la Resistenza in realtà era stato un complotto
comunista per agganciare l'Italia liberata alla Russia sovietica, e che per fortuna, ci hanno liberato gli Americani. Tutti
sembravano non sapere che La cancellazione della memoria antifascista, non rende " neutrale" la memoria del
fascismo, ma la esalta. Infatti tutto il periodo berlusconiano, e una folla di addetti all'informazione (non fascisti ma
sempre orientati a dire ciò che dice il potere ) ha svilito la memoria e la rinascita democratica dell'Italia ( dalla
Resistenza alla Costituzione al tentativo di attribuire la responsabilità dei gulag ai comunisti italiani ) e frantumato
ogni possibilità di memoria condivisa, che vuol dire che non è una colpa essere stati fascisti, ma lo è esserlo ancora,
dopo decine di milioni di morti e dopo la Shoah ( che è stato anche un delitto italiano ). Ripeto ciò che ho già scritto.
Un museo del fascismo non si può fare perchè in quel museo dovrebbero esserci le vittime, da Gramsci, Gobetti,
Matteotti, i fratelli Rosselli ai cittadini ebrei italiani, discriminati, perseguitati, privati di tutti i diritti, al grido di viva
il duce, per poi arrestarli e consegnarli agli " alleati" nazisti e ai campi della morte. In mezzo, fra la presa del potere
violenta e le leggi razziali,nel museo del fascismo si dovrebbe collocare la guerra d'Africa, completa dell'uso di armi
chimiche di sterminio e di stragi di civili. Il solo possibile museo del fascismo lo hanno fatto Ettore Scola con il suo
indimenticabile film "Una giornata particolare" e Bernardo Bertolucci con il suo capolavoro, " Il Conformista".