Background Image
Previous Page  74 / 88 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 74 / 88 Next Page
Page Background

74

al sistema universitario, opera la

Società Italiana per lo

Studio della Storia Contemporanea (SISSCO),

associa-

zione culturale, senza fini di lucro, fondata nel marzo

1990. Come recita lo statuto, lo scopo dell'associazione è

quello di "promuovere il progresso degli studi di storia

contemporanea in Italia e la loro valorizzazione nell'ambito

scientifico, accademico, civile. Momenti fondamentali di

tale attività sono l'ampia diffusione di ogni informazione

riguardante l'insegnamento universitario della disciplina,

l'organizzazione e gli esiti della ricerca nonché il dibattito

tra i cultori della stessa".

Da oltre dieci anni la Sissco organizza regolarmente

con- vegni di studio

pubblici.

Riservate ai soci sono invece le pubblicazioni dell'asso-

ciazione e la

“lista discussione

informatica” senza modera-

tore realizzata grazie alla

Biblioteca di Storia Contempora- nea "Alfredo Oriani" di Ravenna

ed all

a Rete Civica dei Comuni della Provincia di Ravenna)

.

Ogni anno la SISSCO assegna un

premio

al miglior libro di

storia contemporanea pubblicato nell'anno solare prece-

dente in italiano e di autore italiano. Dal 2002 grazie ad

una convenzione firmata l'8 gennaio 2002 tra la Sissco e

l'Associazione italiana dei comuni italiani

(ANCI)

è asse-

gnat

o il premio Anci-Storia.

Presidente della Sissco è oggi

Agostino Giovagnoli, eletto nel settembre 2011.

Fra le iniziative della società particolarmente interessante

quella di produzione dei “dossier”, uno dei quali, dedicato

alla storia contemporanea in Italia, contiene poco meno di

duecento riferimenti, fra istituti, iniziative e siti internet.

Dal punto di vista museale, il contesto nazionale è caratte-

rizzato da una presenza di istituzioni locali in larga misura

collegate alla rete degli istituti storici per la resistenza e l‟età

contemporanea, o emanazione di essi.

I musei.

Recentemente la Commissione scuola dell‟Associazione

Nazionale Partigiani d‟Italia di Brescia ha redatto un cata-

logo nazionale dei musei della resistenza.

La “Guida ai musei della Resistenza e della lotta di Libera-

zione in Italia” è uno strumento didattico per gli insegnanti

e gli alunni delle scuole italiane. È anche una guida per tut-

ti coloro che vogliono saperne di più sulla storia della Li-

berazione in Italia.

Questa guida propone oggi una serie di itinerari da percor-

rere, alla ricerca delle radici storiche della nostra libertà e

della democrazia.

I musei censiti sono 59. Le regioni con il maggior numero

sono tre: Emilia Romagna con 17, il Piemonte con 12 e la

Lombardia con 8. La scheda relativa a ogni museo riporta

una breve storia e una proposta didattica per gli insegnanti.

Da un esame del catalogo risulta privilegiato, nelle realizza-

zioni museali, il collegamento con le situazioni locali dove

sono avvenuti particolari eventi o dove si sono concretiz-

zate circostanze particolarmente significative sotto il profi-

lo delle ricostruzione storica del biennio 1943/45.

Fra questi alcuni musei però vanno segnalati per aver este-

so la loro attenzione su temi più ampi ed aver acquisito un

ruolo culturalmente più rilevante proprio sotto l‟aspetto

storiografico.

Degni di segnalazione da questo punto di vista sono cer-

tamente: il

“Museo Storico della Liberazione” di Roma

che ha sede nei medesimi locali dell'edificio in via Tasso

che, durante l'occupazione nazifascista di Roma, divenne

tristemente famoso come luogo di reclusione e tortura da

parte delle SS, il

“Museo delle Fosse Ardeatine”

, collo-

cato presso l‟omonimo sacrario, il

“Museo del Deportato

di Fossoli”,

inaugurato nel

1973

e composto da 13 sale,

caratterizzate da luci ed elementi grafici particolari tesi a