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Analisi delle aspettative

5a. - Le aspettative istituzionali

In una lettera inviata nel 2012 al Presidente del Museo del-

la Storia europea di Bruxelles, On. Hans Gert Pöttering, il

sindaco di Predappio Giorgio Frassineti rappresenta gli

obiettivi fondamentali dell‟iniziativa rivolta al possibile riu-

so dell‟Ex Casa del Fascio.

Egli sottolinea testualmente che

“per la valenza e l’importanza,

Predappio può essere considerata come punto importante di un percor-

so storico del Novecento Europeo”.

In particolare egli fa riferimento alla possibile “…

collo-

cazione di un Centro di Documentazione dell’Architettura Raziona-

lista...nella chiave, assai opportuna, di una storia della Nazione, del

territorio, della città e della sua architettura

”.

Dunque “…

consegnare alla cittadinanza attuale e futura, non un

momento di celebrazione del fascismo, ma la certificazione e valoriz-

zazione di una eredità culturale…”

è una delle prime aspettati-

ve dell‟Amministrazione comunale.

Nell‟approfondimento successivo il campo delle aspettati-

ve si amplia e, come è ripreso nel programma di valorizza-

zione già citato, gli orizzonti comprendono la possibile rea-

lizzazione di un Centro Studi sulla crisi delle democrazie

tra le due guerre mondiali, come struttura scientifica di ca-

rattere internazionale.

Dunque il profilo delle aspettative istituzionali è molto al-

to, ma non per questo si trascura la necessità di un forte

coinvolgimento della comunità locale e della sua identità.

Non è una caso che nell‟ambito delle destinazioni d‟uso

ipotizzate dal programma di valorizzazione vengano acco-

stati un centro di documentazione sul fascismo con uno

spazio museale dedicato alla storia locale.

Altrettanta attenzione viene riservata alla necessità di rico-

struire e rivitalizzare il tessuto urbano e, con esso, il tessuto

sociale, creando anche nuove opportunità sul terreno del

possibile rapporto con una nuova generazione di visitatori

e turisti.

In questi anni la progettualità espressa dall‟Amministrazio-

ne comunale di Predappio è andata progressivamente “af-

finandosi” e ipotesi diverse maturate nel tempo, magari se-

gnate anche da una certa contradditorietà, sono afferite ad

un quadro sempre più unitario, indispensabile per dare av-

vio ad un progetto concreto e sostenibile, capace di aggre-

gare attorno a sé un complesso istituzionale ampio ed ade-

guato.

5b. - Le iniziative

legislative

Nel corso del tempo una serie di proposte legislative, sia

alla Camera dei Deputati che al Senato, hanno posto

all‟ordine del giorno l‟opportunità di interventi a sostegno

del recupero edilizio ed urbanistico del contesto di Pre-

dappio e del suo territorio.

La prima di queste è una

Proposta di Legge presentata

alla Camera il 23 gennaio 1992 da parte dei deputati

De Carolis, Tesini, Berselli, Masini, Sanese e Capacci

(N.6333)

Nella relazione si sottolinea che

“La testimonianza

urbanistica architettonica di Predappio è unica nel suo genere come è

unico un comune di 6000 abitanti che abbia sepolto, nel suo cimitero

monumentale, due capi di Stato: Benito Mussolini e Adone Zoli.”

Gli edifici che vengono indicati come meritevoli di inter-

venti di valorizzazione sono: la casa natale di Benito Mus-

solini, l‟Ex casa del fascio, l‟ex fabbrica Caproni e la Rocca

delle Caminate.

In modo, come diremmo oggi, bipartisan si chiarisce che

“…

non bisogna disconoscere la propria storia nazionale, anzi biso-

gna studiarla e analizzarla anche e soprattutto in quei luoghi dove

essa segnò le tappe del suo percorso…”.