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All‟art. 2 si propone di erogare per lo scopo alla Regione
Emilia-Romagna un contributo straordinario di 12 miliardi
di lire.
Analogo disegno, a firma del solo
on.le S. De Carolis, fu
inoltrato anche al Senato il 16 luglio 1996 (N.693),
con
la proposta di un contributo di lire 20 miliardi.
La proposta di legge successiva è presentata al Senato dal
senatore Sauro Turroni il 7 giugno 2001 (N.137)
, cioè
nella XIV legislatura. Essa amplia il contesto
dell‟intervento coinvolgendo anche aspetti ambientali e
paesaggistici, collegandoli al patrimonio storico-architetto-
nico.
Sempre attraverso la Regione si propone l‟erogazione di un
contributo di 10 milioni di euro, da suddividersi in tre an-
nualità, 2.500.000 nel 2006 e 2007 e 5.000.000 nel 2008.
A questa si accompagna, successivamente un ulteriore di-
segno di legge
(N.3436),
presentato dai
senatori Balboni,
Specchia, Zappacosta, Mulas, Antonio Battaglia, To-
fani e Morselli il 19 maggio 2005,
sempre nell‟ambito
della XIV legislatura.
Nel merito tale proposta pone l‟attenzione alla realizzazio-
ne di parchi tematici inerenti all‟agricoltura e all‟archeologia
industriale, al recupero di aree verdi e degli edifici di inte-
resse storico-testimoniale, fissando in 15 milioni di euro il
contributo, da suddividere in tre parti uguali negli anni
2005, 2006 e 2007.
Delle ultime due proposte ne discute in modo congiunto la
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a
Commissione (territorio, ambiente, beni ambientali) il
21 settembre 2005. Nel corso del dibattito il relatore Mon-
cada (UDC) propone di unificare i due testi ed incontra il
parere favorevole di Turroni (Verdi-Un) e Specchia (AN),
mentre incontra resistenze di diversa natura da parte di
Giovanelli (DS-U) e Scotti (FI). Tutto si chiude con un
rinvio.
Successivamente in una intervista il senatore Turroni stig-
matizza l‟atteggiamento del rappresentante del Democratici
di Sinistra, giudicato “rivolto al passato” e ricorda che in
passato sostennero le sue proposte con altre iniziative legi-
slative Denis Ugolini (PRI), Stelio De Carolis (DS) e Vitto-
rio Emiliani (socialista).
Più di recente altri due disegni di legge sono stati presentati
alla Camera nel corso della XVI legislatura. Il primo,
d’iniziativa di 43 deputati, il 24 maggio 2011 (N.4371),
rivolto al recupero ed alla valorizzazione dei nuclei delle
“Città di fondazione” con uno stanziamento cospicuo di
25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012, 2013 e
2014, finalizzato anche alla realizzazione di un Museo delle
città di fondazione, oltre ad una estesissima attività di valo-
rizzazione.
Il secondo, rivolto esclusivamente a Predappio, da parte di
35 deputati, il 18 settembre 2012 (N.5454)
con uno
stanziamento di un milione di euro per ognuno degli anni
2012, 2013 e 2014.
Anche in questo caso viene proposto l‟abbinamento dei
due disegni di legge.
Come si vede dunque l‟interesse per un intervento statale
non è mai venuto meno, anche se va rilevato che sovente
esso si è arenato in conflitti di natura marcatamente politi-
ca, ma mai sulla sua necessità ed opportunità.
5c. – Il Tavolo di Lavoro regionale.
Un tavolo di Lavoro con al centro il progetto di riuso della
Casa del Fascio di Predappio è stato costituito dal-
l‟Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.
Ne fanno parte, oltre alla Regione, l‟Istituto per la Storia
della Resistenza e dell‟Età Contemporanea della provincia
di Forlì-Cesena, l‟A.N.P.I. provinciale, regionale e naziona-
le, la Fondazione Alfred Lewin di Forlì, il Comune di Pre-
dappio, il Comune di Forlì, la Provincia di Forlì-Cesena.